La finalità dell’accordo è di favorire la promozione di filiere produttive per la valorizzazione delle produzioni erbacee tradizionali attraverso la realizzazione delle azioni di conservazione, caratterizzazione, promozione e divulgazione, facendo leva anche sulle sinergie operative con altre iniziative in corso quali i Presìdi Slow Food. L’accordo di rete  è stato sottoscritto dal Capofila e dai Partner del progetto stesso.

A tale accordo hanno aderito, ad oggi, 25 agricoltori custodi che coltivano da molti anni varietà tradizionali locali di specie erbacee e orticole campane, 8 associazioni collegate al mondo della biodiversità di interesse agrario, una cooperativa sociale e una OP. L’accordo, articolato in 12 articoli, ha come oggetto la costituzione e lo sviluppo di una “Rete regionale dell’Agro Biodiversità Erbacea”, ovvero di una rete di stakeholder (docenti, ricercatori, agricoltori custodi, ristoratori, associazioni no profit, ecc.) che, direttamente o indirettamente, sono collegati al mondo delle RGV erbacee/orticole coltivate in Regione Campania.

Ai fini dell’organizzazione e del funzionamento della Rete, l’accordo prevede l’istituzione di un Tavolo di concertazione, di un Comitato tecnico scientifico e di un Coordinatore operativo.

Gli ambiti operativi della Rete sono:

– caratterizzazione agronomica delle RVG erbacee d’interesse;

– introduzione di tecniche colturali ecosostenibili per le RGV erbacee d’interesse;

– supporto tecnico-scientifico per la stesura di disciplinari di produzione delle RGV erbacee d’interesse;

– organizzazione di corsi di aggiornamento sulle tecniche per la moltiplicazione-conservazione delle RGV per gli agricoltori custodi;

– diffusione delle conoscenze sulla biodiversità erbacea campana attraverso l’organizzazione e la partecipazione ad eventi specifici;

– partecipazione a manifestazioni di carattere locale, regionale e nazionale per la diffusione delle conoscenze sulle varietà tradizionali locali ai consumatori ed agli operatori del settore e per la loro commercializzazione;

– supporto tecnico per l’individuazione di nuove forme di commercializzazione, preferibilmente di filiera corta (vendita diretta in azienda, farmer market, ristorazione, mercati locali);

– divulgazione dei risultati delle attività di conservazione e caratterizzazione delle RGV d’interesse attraverso opuscoli e materiali divulgativi, la pubblicazione dei risultati su riviste di ampia diffusione sia regionali che nazionali e sui siti WEB dei partner firmatari del protocollo d’intesa.

I firmatari dell’accordo, infine, si impegnano a favorire l’ingresso nella rete di altri soggetti, che ne condividano le finalità ed il sistema operativo e che possiedano i necessari requisiti.